Il laboratorio Binario Creativo presenta
Le cognate
Regia di Reina Saracino
Il testo, scritto nel 1965, negli anni del massimo impulso del consumismo, è considerato il capolavoro della drammaturgia canadese, per lo straordinario equilibrio di comicità e tragedia, di linguaggio popolare e struttura moderna.
L’autore riesce a descrivere con sensibilità il vuoto esistenziale celato nelle vite di queste donne, piegate dal perbenismo e dal malumore, tutte casa, chiesa e centro commerciale.
In una casa di provincia Germaine Lauzon vince ad un concorso un milione di punti, che le permetteranno di comprarsi tutto ciò che ha sempre sognato: mobili nuovi, elettrodomestici, tende, scendiletto, persino bicchieri in vetro soffiato…tutto ciò che può far morire d’invidia le vicine insomma. Ed infatti Germaine chiama a raccolta tutto il vicinato – una festa di sole donne! – per aiutarla ad incollare i punti. E qui, chiuse nel salotto, tra l’incollaggio dei punti e piccoli furti, emergono le personalità di queste drammaticamente comiche figure femminili.
Sotto i lustrini di un benessere apparente ristagnano profonde, inestirpabili miserie, di donne intrise di moralismo bigotto, perché hanno paura del mondo e di loro stesse.
Questa tragicommedia è il riflesso di una società illividita, ipocritamente conformista capace di distruggere ogni sogno, anche il più innocente, e ci insegna come niente sia quel che appare, che dietro i gesti cortesi di queste donne frustrate, vi siano mondi infernali di sedimentate insoddisfazioni.
Verremo dunque trascinati fino all’estremo epilogo sulla giostra di queste, a volte romantiche, Iene Borghesi.