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Doppia replica:
sabato 20 gennaio ore 21.00 e domenica 21 gennaio ore 17.30
Claudio Batta in
Agrodolce
di Riccardo Piferi, Claudio Batta e Marco Tagaste
Regia Riccardo Piferi
Non siamo più quello che mangiamo ma siamo quello che compriamo. Ma cosa compriamo? E quanto?
Da qualche anno siamo diventati tutti gourmet e sommelier, ma se riempiamo un bicchiere con del vino bianco e aggiungiamo un po’ di rosso, sarà facile sentir dire: ” Ottimo questo rosé”.
Batta, che il grande pubblico conosce nel personaggio di Capocenere, “l’enigmista” di Zelig Circus, accompagna lo spettatore, con comicità e intelligenza, in una riflessione sulla tematica dell’alimentazione e degli sprechi, ironizzando sulle abitudini degli italiani a tavola, attraversando i territori più o meno conosciuti delle frodi e delle sofisticazioni alimentari, il tutto condito con una buona dose di sane risate.
Intero: 14 euro
Ingresso Ridotto (fino ai 26 anni e over 65): 12 euro
Doppia replica:
sabato 20 gennaio ore 21.00 e domenica 21 gennaio ore 17.30
Claudio Batta in
Agrodolce
di Riccardo Piferi, Claudio Batta e Marco Tagaste
Regia Riccardo Piferi
Non siamo più quello che mangiamo ma siamo quello che compriamo. Ma cosa compriamo? E quanto?
Da qualche anno siamo diventati tutti gourmet e sommelier, ma se riempiamo un bicchiere con del vino bianco e aggiungiamo un po’ di rosso, sarà facile sentir dire: ” Ottimo questo rosé”.
Batta, che il grande pubblico conosce nel personaggio di Capocenere, “l’enigmista” di Zelig Circus, accompagna lo spettatore, con comicità e intelligenza, in una riflessione sulla tematica dell’alimentazione e degli sprechi, ironizzando sulle abitudini degli italiani a tavola, attraversando i territori più o meno conosciuti delle frodi e delle sofisticazioni alimentari, il tutto condito con una buona dose di sane risate.
Intero: 14 euro
Ingresso Ridotto (fino ai 26 anni e over 65): 12 euro
Domenica 28 gennaio ore 17.30
Francesca Puglisi in
“Ccà nisciuno è fisso” L’era della precarietà
di Alessandra Faiella e Francesca Puglisi
Regia Alessandra Faiella
Un monologo esilarante sul tema della precarietà: il lavoro, la casa, l’amore visti attraverso gli occhi di una Francesca, giovane donna e attrice di teatro che racconta con umorismo partenopeo e autoironia la sua realtà quotidiana. Una spassosa autocritica che mira ad un rapporto di immediata empatia con il pubblico per un viaggio tragicomico attraverso vicende di ordinaria instabilità.
La precarietà ha molti volti: è un alibi per vivere sempre secondo le proprie esigenze senza prendersi troppe responsabilità, è condizione subita oppure scelta coraggiosa. Attraverso episodi emblematici della sua vita sentimentale e lavorativa la protagonista risulterà alla fine non essere molto diversa da chi fa un mestiere socialmente riconosciuto.
Doppia replica:
domenica 4 febbraio ore 17.30 e ore 21:00
SPETTACOLO EVENTO
show acrobatico comico musicale
The Black Blues Brothers
Scritto e diretto da Alexander Sunny e Philip Barrel
con Ali Salim Mwakasidi, Bilal Musa Huka, Hamisi Ali Pati, Rashid Amini Kulembwa, Seif Mohamed Mlevi
Black e Blue non sono solo colori ma soprattutto stati d’animo.
E Brother non è solo una parola ma un modo di essere.
Cinque acrobati in stile americano ma con l’Africa nel sangue inseguono i capricci di una scalcagnata radio d’epoca che trasmette brani Rhythm & Blues.
Tra limbo, salti mortali e piramidi umane questa band carica di energia, sulle note della colonna sonora del leggendario film, presenta uno spettacolo adatto a un pubblico universale.
Barcellona, Bratislava, Colonia, Hannover, Monte Carlo, Parigi sono solo alcune delle 100 città di 10 nazioni diverse, che hanno già applaudito le loro performance.
(Copyright by Gianni Zampaglione)
Doppia replica:
domenica 4 febbraio ore 17.30 e ore 21:00
SPETTACOLO EVENTO
show acrobatico comico musicale
The Black Blues Brothers
Scritto e diretto da Alexander Sunny e Philip Barrel
con Ali Salim Mwakasidi, Bilal Musa Huka, Hamisi Ali Pati, Rashid Amini Kulembwa, Seif Mohamed Mlevi
Black e Blue non sono solo colori ma soprattutto stati d’animo.
E Brother non è solo una parola ma un modo di essere.
Cinque acrobati in stile americano ma con l’Africa nel sangue inseguono i capricci di una scalcagnata radio d’epoca che trasmette brani Rhythm & Blues.
Tra limbo, salti mortali e piramidi umane questa band carica di energia, sulle note della colonna sonora del leggendario film, presenta uno spettacolo adatto a un pubblico universale.
Barcellona, Bratislava, Colonia, Hannover, Monte Carlo, Parigi sono solo alcune delle 100 città di 10 nazioni diverse, che hanno già applaudito le loro performance.
Sabato 24 febbraio ore 21.00
Giuliana Musso in
La fabbrica dei preti
di e con Giuliana Musso
“I seminari degli anni ’50 e ’60 hanno formato una generazione di preti che sono stati ordinati negli anni in cui si chiudeva il Concilio Vaticano II e si apriva l’era delle speranze post-conciliari. Una generazione che fa il bilancio di una vita. Molti di quei piccoli preti hanno trascorso la vita cercando coraggiosamente uno spazio in cui ciò che era stato separato e represso durante la loro formazione si potesse riunire e liberare. A questi preti innamorati della vita ci piacerebbe dare voce e ritrovare insieme a loro la nostra stessa battaglia per ‘tenere insieme i pezzi’ ”. Giuliana Musso
In scena tre diverse forme di racconto, sul palco una serie di schermi di proiezione degli anni ’60 e alcuni abiti appesi: una tonaca, un vestito da sposo, un clergyman, una tuta da operaio.
Giuliana Musso – premio della critica 2005 e Premio Hystrio 2017 per la drammaturgia – dà voce con emozionante maestria a tre sacerdoti, tre uomini anziani che si raccontano con franchezza. Lo sfondo di ogni racconto è quella stessa cultura cattolica che ha generato il nostro senso etico e morale. Lo spettacolo, mentre racconta la storia di questi ex-ragazzi, ex-seminaristi, ci racconta di noi, delle nostre buffe ipocrisie, paure, fragilità… e della bellezza dell’essere umano.
Giovedì 8 marzo ore 21.00
Gaia De Laurentiis, Ugo Dighero e Laura Graziosi in
L’inquilina del piano di sopra
di Pierre Chesnot
Regia Stefano Artissunch
Un classico della comicità di Pierre Chesnot, una commedia dai buoni sentimenti che ride dei rapporti di coppia e di eventi come il tentativo di suicidio più volte minacciato dalla protagonista.
Una favola sul dramma della solitudine con un lieto fine sospirato, una commedia che mette il buon umore e fa amare la vita, proprio perché ridicolizza il dramma che ognuno di noi ha in sé: “Ormai sei nato… non c’è più niente da fare!” Due personaggi in crisi esistenziale ed un terzo, l’amica di lei, che al giro di boa degli anta, quaranta lei e cinquanta e più lui, fanno i conti con il loro passato e si interrogano sulle aspettative del futuro.
Ingresso Intero: 18 euro
Ingresso Ridotto (fino ai 26 anni e over 65): 16 euro
Doppia replica:
domenica 25 marzo ore 17.30 e ore 21:00
Maria Pia Timo in
Doppio Brodo Show – Il manuale della donna imperfetta
di Roberto Pozzi e Maria Pia Timo
Lo spettacolo, a metà tra reading, lezione culinaria e monologo comico, nasce da una commossa malinconia per le epiche figure delle nostre nonne e si diverte a contrappuntarle alle attuali figure di noi mogli-madri-lavoratrici angustiate…
Grazie ad un lavoro certosino di raccolta di testimonianze di queste ultime, reduci di un’epoca che va scomparendo, è nato un bagaglio di racconti da far rivivere in scena.
Come si crescevano i figli un tempo e come non lo si sa più fare oggi, cos’era e cos’è il matrimonio invece oggi, e soprattutto come si cucinava e si mettevano a tavola eserciti di commensali allora, mentre oggi ci si barcamena a malapena tra buste di surgelati e fast food
Ingresso Intero: 14 euro
Ingresso Ridotto (fino ai 26 anni e over 65): 12 euro
Doppia replica:
domenica 25 marzo ore 17.30 e ore 21:00
Maria Pia Timo in
Doppio Brodo Show – Il manuale della donna imperfetta
di Roberto Pozzi e Maria Pia Timo
Lo spettacolo, a metà tra reading, lezione culinaria e monologo comico, nasce da una commossa malinconia per le epiche figure delle nostre nonne e si diverte a contrappuntarle alle attuali figure di noi mogli-madri-lavoratrici angustiate…
Grazie ad un lavoro certosino di raccolta di testimonianze di queste ultime, reduci di un’epoca che va scomparendo, è nato un bagaglio di racconti da far rivivere in scena.
Come si crescevano i figli un tempo e come non lo si sa più fare oggi, cos’era e cos’è il matrimonio invece oggi, e soprattutto come si cucinava e si mettevano a tavola eserciti di commensali allora, mentre oggi ci si barcamena a malapena tra buste di surgelati e fast food
Ingresso Intero: 14 euro
Ingresso Ridotto (fino ai 26 anni e over 65): 12 euro
Doppia replica:
venerdì 13 aprile ore 21.00 e sabato 14 aprile ore 21:00
Barbara Bovoli in
Arianna ha perso il filo
Scritto e diretto da Barbara Bovoli
Un’ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità, nell’aggrovigliato gomitolo della vita.
Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno riceve una strana telefonata da un anonimo.
Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro.
Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vita moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi, mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento: studi, lavoro, politica, famiglia…tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi.
Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque
obiettivo si tratti, succede qualcosa (e menomale) che non avevamo calcolato, una rottura allo schema.
E quando “il mare diventa un catino”, ognuno di noi deve decidere come comportarsi.
Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità.
E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri-comparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo, dopo tutto questo, a srotolare il gomitolo e trovare, ancora una volta, l’uscita?
Ingresso Intero: 14 euro
Ingresso Ridotto (fino ai 26 anni e over 65): 12 euro
Doppia replica:
venerdì 13 aprile ore 21.00 e sabato 14 aprile ore 21:00
Barbara Bovoli in
Arianna ha perso il filo
Scritto e diretto da Barbara Bovoli
Un’ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità, nell’aggrovigliato gomitolo della vita.
Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno riceve una strana telefonata da un anonimo.
Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro.
Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vita moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi, mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento: studi, lavoro, politica, famiglia…tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi.
Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque
obiettivo si tratti, succede qualcosa (e menomale) che non avevamo calcolato, una rottura allo schema.
E quando “il mare diventa un catino”, ognuno di noi deve decidere come comportarsi.
Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità.
E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri-comparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo, dopo tutto questo, a srotolare il gomitolo e trovare, ancora una volta, l’uscita?
Ingresso Intero: 14 euro
Ingresso Ridotto (fino ai 26 anni e over 65): 12 euro